Giuha cammina tranquillo per strada, quando vede un meraviglioso cavallo.
Giuha lo guardò stupito e si disse: ” Questo bellissimo cavallo, senza un padrone. Strano! “. E se ne andò .
Il cavallo iniziò a seguirlo: ” Vattene ! Vuoi forse farmi avere dei guai ? “.
Giuha riprese il cammino e il cavallo ricominciò a seguirlo. Incuriosito ed attratto dalla bellezza del cavallo, Giuha decise di approfondire la storia del cavallo.
Saltò in groppa all’ animale e si diresse in città dove si trovava una stazione di polizia. Vi entrò e chiese del capo della centrale.
” Cosa ti capita Giuha ? ” gli chiese il capo della polizia e così Giuha gli raccontò tutta la storia.
Il capo della polizia pensò un momento sul da farsi e poi disse a Giuha: ” Guarda, se entro un mese nessuno viene a riprendersi il cavallo, sarà tuo “.
Giuha se ne andò per tornare dopo un mese. Passato il periodo ritornò alla centrale della polizia e siccome nessuno aveva reclamato il cavallo il capo della polizia gli disse: ” Nessuno è venuto a riprendersi il cavallo, quindi è tuo, però prima di portarlo via dovresti almeno pagare il cibo che abbiamo dovuto dargli per tutto il mese”.
Giuha pagò il conto e il capo della polizia gli disse di andare alle scuderie per riprendersi il cavallo. Il poliziotto delle scuderie gli consegnò un asino al posto del suo cavallo.
Giuha prese l’ asino e si avviò verso casa.
Mentre era per strada vide il capo della polizia cavalcare il suo bel cavallo, quindi iniziò a meditare sul da farsi per riprendere il cavallo.
L’ astuzia di Giuha non tardò a fargli venire l’ idea giusta. Giuha iniziò a dire con tutti che il capo della polizia aveva la capacità di trasformare i cavalli in asini e viceversa. La notizia ben presto arrivò alle orecchie del grande sultano Arun Ar-Rashid che lo fece chiamare a corte.
” Giuha, come è possibile che il capo della polizia possa trasformare i cavalli in asini e viceversa ? ” chiese il sultano a Giuha, il quale spiegò per filo e per segno quanto accaduto.
” Quali sono le prove delle tue parole ? ” chiese il sultano a Giuha, che gli porse la ricevuta del conto pagato, al capo della polizia, per i pasti di un mese dati al cavallo.
Il sultano fece chiamare il capo della polizia e gli chiese come potesse fare a trasformare i cavalli in asini e gli asini in cavalli. ” Quel Giuha è un mentitore “. Si difese il capo della polizia, ma in quel momento il cavallo iniziò a strofinarsi contro Giuha come se lo conoscesse da sempre. Questo bastò a far capire al sultano la buona fede di Giuha che gli ordinò di riprendersi il suo cavallo e andarsene.
Giuha se ne andò lasciando il capo della polizia alle prese con il sultano.
A voi l’ interpretazione !