
LO SCRITTORE E LA PENNA DEL DIAVOLO
Lo scrittore, furbissimo, accettò la penna donatagli dal Diavolo, certo che con essa avrebbe scritto il capolavoro del secolo.
«Ogni parola sarà intrisa di magia oscura» pensava, già pregustando il Nobel (o almeno un post virale).
Si sedette alla scrivania, inspirò profondamente e tracciò le prime parole.
“C’era una volta un drago che voleva aprire un bar a Milano, ma gli affitti erano troppo alti.”
La penna si fermò.
Si sentì un sibilo sinistro.
L’inchiostro, improvvisamente, cominciò a puzzare di zolfo.
«Aspetta un attimo…» balbettò lo scrittore, rileggendo perplesso.
Dal nulla, una voce cavernosa echeggiò nella stanza:
«Ma io ti ho detto che scriveva bene?»
(Spoiler: il drago non ottenne il bar, ma trovò lavoro come mascotte di una birreria. Fine.)
Grazielladwan
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