LEYLA E MAJNUN

ليلى والمجنون

Neẓāmi-ye Ganjavī , nome completo: Jamal al-Dīn Abū Muḥammad Ilyās ibn Yūsuf ibn Zakī ibn Muʿayyid; nato e morto a Ganja, oggi in Azerbaigian (1141-1209), è stato un poeta persiano tra maggiori epico-romanzeschi della letteratura persiana, che portò uno stile realistico e colloquiale nell’epica persiana.

Il suo più grande romanzo: Leyla e Majnun o Leyla e il Folle (majnun in arabo significa folle, matto, senza testa…).

“Giunse l’amore e colmò loro il calice divino. Quand’ebbero colto la rosa profumata dell’amore, vollero assaporare il suo profumo ogni giorno: l’uno rapito della bellezza dell’altro, il cuore stordito e pur senza perdere i sensi, perdutamente innamorati in uno struggimento che mai si estingueva.”

Insieme formano la coppia archetipica dell’amore estremo, della passione fino alla follia, che traversa gloriosamente la storia dell’Oriente islamico nell’immaginazione di tutti, dotti e incolti, un po’ come i nostri Romeo e Giulietta.

Vi invito a conoscere questo antico autore e a leggere questo bellissimo libro.

LEYLA E MAJNUN.

ها .. كانت ترقص روحي

لها .. كانت فرحة عمري

رياح .. اوصليني لها

رياح .. اعيديها لي

ما شرقت شمس في ضحى

الا ما نادت ليلى

ما قمر بان مساء

دون ذكراها

جنان .. كانت تسكن صدري

جنان .. كانت تسكر عشقي

ظلال .. لا تزال هنا

ظلال .. لا تواسيني

ما شرقت شمس في ضحى

الا ما نادت ليلى

ما قمر بان مساء

دون ذكراها

قفي يانجوم السماء

قفي يا لحظات الزمان

ما قلبي الا لها الى الابد

ما شرقت شمس في ضحى

الا ما نادت ليلى

ما قمر بان مساء…

دون ذكراها

قفي يانجوم السماء

قفي يا لحظات الزمان

ما قلبي الا لها الى الابد

قفي يانجوم السماء

قفي يا لحظات الزمان

ما قلبي الا لها الى الابد

Con lei danzava tutto il mio essere

Ed esaltava le gioie della mia eta’

oh venti, restituitemi alla sua presenza

riportatela da me

non ce’ sole di un’alba senza Layla

non ce’ luna della sera senza il suo ricordo

I paradisi abitavano il mio petto

e ubriacavano la mia passione

adesso rimangono solo alcune immagini

ombre che non consolano

non ce’ sole di un’alba senza Layla

non ce’ luna della sera senza il suo ricordo

Fermatevi stelle

fermatevi ruote del tempo

con il mio cuore ancora in eterna attesa

Non ce’ sole di un’alba senza Layla

non ce’ luna della sera senza il suo ricordo

Fermatevi stelle

fermatevi ruote del tempo

con il mio cuore ancora in eterna attesa

Fermatevi stelle

fermatevi ruote del tempo

con il mio cuore ancora in eterna attesa.

Parte dell’opera, cantata dai Sufi.

Grazielladwan

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