
Oggi, vi parlo di casa mia.
Il Carnevale di Ivrea è una delle più antiche e particolari feste popolari italiane, celebre soprattutto per la sua spettacolare “Battaglia delle Arance”. Situato nella città di Ivrea, in Piemonte, questo evento unico si svolge nei giorni che precedono il Martedì Grasso e vede la comunità rivivere una rivolta medievale contro la tirannia.
La storia del Carnevale di Ivrea si intreccia con leggende e fatti storici, tra cui spicca la figura di Violetta, la mugnaia che, secondo la tradizione, si ribellò al diritto di prima notte imposto dal feudatario locale nel XII secolo. Rifiutando di sottomettersi, Violetta lo uccise, dando inizio a una rivolta popolare che portò alla distruzione del castello del tiranno. Questo episodio è commemorato ogni anno con la “Battaglia delle Arance”, dove i partecipanti si dividono in squadre: i tiranni da un lato e il popolo dall’altro, che si affrontano a colpi di arance, simbolo delle pietre usate nella rivolta originale.
Il Carnevale ha origini che risalgono almeno al Medioevo, sebbene la forma attuale dell’evento abbia iniziato a prendere forma nel XIX secolo. La festa si apre con la cerimonia della “Pipa d’Oro”, seguita da una serie di eventi che includono cortei storici, la presentazione della “Mugnaia” (la ragazza scelta per impersonare Violetta) e il “Generale” del Carnevale, che guida le celebrazioni a cavallo.
Uno degli aspetti più caratteristici e attesi del Carnevale di Ivrea è la già menzionata Battaglia delle Arance, che si svolge nelle piazze principali della città. I partecipanti, protetti da elmi e maschere, si lanciano arance gli uni contro gli altri in una rappresentazione simbolica della lotta per la libertà e la giustizia. È un evento che richiama migliaia di spettatori da tutto il mondo, affascinati dalla sua storia e dalla sua vivacità.
Il Carnevale si conclude con il rogo del “Scarli”, un grande palo di legno pieno di fuochi d’artificio, che simboleggia la fine dell’inverno e la purificazione attraverso il fuoco. La festa si chiude con la distribuzione di fagioli con le cotiche, un gesto che ricorda l’assistenza ai poveri praticata dalla comunità in tempi antichi.
Il Carnevale di Ivrea non è solo una manifestazione folkloristica, ma un profondo rito collettivo che celebra la libertà, la comunità e la resistenza contro l’oppressione. È un evento che, anno dopo anno, mantiene vive le sue tradizioni, pur rinnovandosi continuamente, e rappresenta un patrimonio culturale di inestimabile valore non solo per la città di Ivrea ma per l’intera Italia.
Un dettaglio importante e spesso oggetto di curiosità riguardo alla “Battaglia delle Arance” del Carnevale di Ivrea è la provenienza delle arance utilizzate. Per evitare sprechi alimentari e critiche, è essenziale chiarire che le arance impiegate in questa celebrazione sono frutti che verrebbero comunque scartati. Queste arance, infatti, non soddisfano i criteri commerciali per essere vendute nei negozi o nei supermercati, principalmente per motivi estetici o perché in eccedenza rispetto alla domanda del mercato.
L’organizzazione del Carnevale, pertanto, si approvvigiona di questi frutti in modo consapevole, contribuendo a ridurre lo spreco alimentare. Questa pratica non solo garantisce la continuità di una tradizione storica, ma lo fa in maniera responsabile, allineandosi con principi di sostenibilità e rispetto delle risorse.
La scelta di utilizzare arance scartate riflette un approccio etico che valorizza un prodotto altrimenti destinato allo smaltimento, trasformandolo in un simbolo di festa e resistenza. Questo aspetto sottolinea l’importanza di un consumo consapevole e della riduzione degli sprechi, temi sempre più centrali nelle società contemporanee.
In conclusione, la “Battaglia delle Arance” del Carnevale di Ivrea non è solo un evento di grande impatto emotivo e culturale, ma rappresenta anche un esempio di come le tradizioni possano adattarsi a principi di responsabilità ambientale e sociale, mantenendo vivo il loro significato storico e al tempo stesso rispondendo alle sfide del presente.





Buon carnevale!
Grazielladwan
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