LA MONJA ALFÉREZ: una vita di avventure e ambiguità di genere nel XVII secolo.

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Catalina de Erauso, conosciuta anche come la Monja Alférez (la Tenente Suora), è una delle figure più affascinanti e enigmatiche della storia spagnola del XVII secolo. Nata a San Sebastián, nei Paesi Baschi, intorno al 1592, la sua vita fu segnata da avventure, battaglie e una costante sfida alle norme di genere del suo tempo.

Catalina entrò in convento molto giovane, seguendo una tradizione familiare che voleva le ragazze destinate alla vita religiosa. Tuttavia, la clausura e la vita monastica si rivelarono inadatte al suo spirito avventuroso. Nel 1607, poco prima di prendere i voti finali, Catalina decise di fuggire, iniziando così una serie di avventure che l’avrebbero portata lontano dalla sua terra natale.

Dopo la fuga, Catalina adottò un’identità maschile, assumendo il nome di “Francisco de Loyola” e vestendo come un uomo. Questa trasformazione le permise di viaggiare più liberamente in un’epoca in cui le donne erano soggette a severe restrizioni sociali e legali.

Catalina si imbarcò per le Americhe, dove la sua vita prese una svolta ancor più avventurosa. Si arruolò nell’esercito spagnolo sotto la sua identità maschile e partecipò a numerose campagne militari, guadagnandosi fama per il suo coraggio e le sue abilità combattive. Servì in vari luoghi, tra cui il Cile e il Perù, partecipando a battaglie contro le popolazioni indigene e tra colonizzatori europei.

Durante i suoi anni come soldato, Catalina si distinse non solo per le sue prodezze militari ma anche per la sua capacità di sfuggire a situazioni pericolose e complesse, inclusi duelli, arresti e persino condanne a morte.

La vera identità di Catalina venne scoperta dopo una ferita in battaglia. Tuttavia, invece di subire la vergogna o la punizione, la sua storia divenne motivo di celebrazione. Tornata in Spagna, fu ricevuta alla corte di re Filippo IV, che le concesse una pensione e il permesso di continuare a vestire da uomo.

Catalina scrisse un’autobiografia, “Vida i sucesos de la Monja Alférez”, che divenne una preziosa testimonianza della sua straordinaria vita e delle sue avventure, oltre a fornire uno sguardo unico sulla società coloniale spagnola del XVII secolo.

Eredità e Risonanza Contemporanea

La vita di Catalina de Erauso non solo sfida le percezioni moderne del genere e dell’identità sessuale, ma pone anche interrogativi sulla fluidità di queste categorie in contesti storici e culturali diversi. Oggi, Catalina è celebrata come un’icona LGBTQ+ e una figura pionieristica nella lotta contro i confini di genere imposti dalla società.

La storia di Catalina de Erauso rimane un potente promemoria di come le persone abbiano sempre navigato, e talvolta trasgredito, i ruoli di genere per adattarsi o resistere alle circostanze della loro vita. La sua eredità continua a ispirare e provocare, evidenziando la complessità della storia umana e la resilienza dell’individuo.

Grazielladwan

Una replica a “LA MONJA ALFÉREZ: una vita di avventure e ambiguità di genere nel XVII secolo.”

  1. In effetti vestire da uomo poteva venire punito “male male male” …

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