LA DIVINA COMMEDIA 2024: UN MOMENTO DI CAZZEGGIO ASSOLUTO.

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Chiedo scusa al Sommo poeta.

Se Dante avesse scritto la “Divina Commedia” oggi, riformulandola come una trilogia fantasy, avremmo probabilmente un’opera grandiosa che intreccia elementi epici, drammatici e fantastici in una narrazione moderna e accattivante.

**1. L’Inferno di Fuoco e Ombra**

Nel primo libro della trilogia, Dante potrebbe descrivere un mondo infernale diviso in varie regioni, ciascuna dominata da signori demoniaci che rappresentano i vizi e i peccati del mondo moderno. Ogni regione potrebbe avere paesaggi distinti: mari di petrolio in fiamme, deserti di rifiuti tecnologici, ghiacciai tossici, e città decadenti che servono come dimore eteree per le anime dannate.

Immagino un oceano vasto e tempestoso, le cui onde sono costituite da petrolio nero che brucia continuamente. Il cielo sopra di esso è sempre nero di fumo, e le coste sono ricoperte di detriti e macchine abbandonate.

Ghiacciai tossici che si estendono su vasti territori, ma la loro bellezza è ingannevole, poiché sono composti di sostanze chimiche tossiche. Colori vivaci si diffondono nelle acque che si sciolgono, avvelenando la terra circostante.

Una città una volta gloriosa, ora un labirinto di edifici fatiscenti e strade deserte, abitata da signori demoniaci e anime tormentate. La città è avvolta in una nebbia spessa e soffocante, con luci intermittenti che si accendono tra le rovine.

Dante, accompagnato da Salvatore Giuliano, esplorerebbe questi domini, incontrando anime che narrano le loro storie di caduta e corruzione.

**2. Il Purgatorio delle Nebbie**

Il secondo libro potrebbe presentare un mondo di nebbia e isole sospese, dove le anime lavorano per redimersi. Qui, Dante potrebbe introdurre creature mitologiche e spiriti della natura che aiutano o ostacolano i pellegrini nelle loro prove. Immagino, un vasto paesaggio di nebbia costante, dove la visibilità è ridotta e il suolo è coperto di isole fluttuanti. Queste isole sono collegata da ponti fragili e incerti, con anime penitenti che attraversano in cerca di redenzione.

Creature come draghi nebbiosi, fenici rinascenti dalle ceneri e spiriti dei fiori che aiutano o mettono alla prova le anime, insegnando loro lezioni di umiltà e pazienza. Questo libro potrebbe concentrarsi più sulla crescita interiore e sulla lotta contro le proprie imperfezioni. La narrativa qui sarebbe più riflessiva, con Dante che apprende lezioni vitali su se stesso e sulla natura umana, forse aiutato da un nuovo mentore, un personaggio enigmatico le cui intenzioni rimangono incerte fino alla fine del libro.

**3. Il Paradiso delle Stelle**

Nel finale della trilogia, Dante si eleverebbe al di sopra dei cieli per esplorare il regno celeste, un luogo di bellezza e armonia cosmica dove le anime virtuose risiedono. Questo paradiso potrebbe essere visualizzato come una serie di orbite celesti o dimensioni astrali, ciascuna governata da esseri di luce che rappresentano gli ideali più elevati dell’umanità. anelli di luce e energia che circondano il regno, ciascuno rappresentante differenti sfere di beatitudine e conoscenza, dove le anime virtuose vivono e meditano.

Esseri luminosi che incarnano le virtù più elevate come la carità, la saggezza e la giustizia. Questi esseri aiutano Dante a comprendere la vera natura dell’universo e il potenziale dell’umanità.

Visioni di possibili futuri per l’umanità, mostrando mondi in cui la pace e l’armonia prevalgono, guidati da principi di equità e rispetto reciproco. Qui, Dante potrebbe avere visioni del futuro possibile dell’umanità, un’utopia di pace e cooperazione. Potrebbe essere guidato da una figura angelica, magari un ologramma Beatrice, che gli mostra come la pura conoscenza e l’amore possono salvare il mondo.

Il linguaggio di questa trilogia sarebbe una fusione di narrativa poetica e descrizioni vivide, utilizzando la magia come metafora del potere spirituale e morale. Le tematiche sarebbero profondamente intrecciate con la trama, offrendo non solo un’avventura fantastica ma anche una riflessione sulle questioni morali e etiche del nostro tempo. Inoltre, Dante potrebbe usare questa trilogia per esplorare la tensione tra destino e libero arbitrio, la natura del male e della redenzione, e il potenziale dell’umanità per il bene supremo.

Grazielladwan

3 risposte a “LA DIVINA COMMEDIA 2024: UN MOMENTO DI CAZZEGGIO ASSOLUTO.”

  1. Avrei voluto scriverlo io. Ben detto. Ciao e buona serata.

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    1. Puoi farlo e poi confrontiamo. Grazie.
      Ciao

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