Racconto breve di Graziella Simeone Adwan

Parte I: La Visione
Anno 2025. Il mondo è sull’orlo del precipizio. Le tensioni geopolitiche, alimentate da risorse in esaurimento e ideologie inconciliabili, hanno portato a una terza guerra mondiale imminente.

Tra le rovine delle città bombardate e le ceneri delle speranze perdute, un gruppo di scienziati, intellettuali e visionari si riunisce per concepire un piano disperato: costruire un’arca sotterranea per salvare l’eredità culturale dell’umanità.
In un remoto angolo delle Alpi svizzere, una vasta caverna naturale viene scoperta. È il luogo perfetto, al riparo dai disastri in superficie. Qui, sotto strati di roccia e neve, si costruirà l’Arca dei Libri.
Il progetto è guidato da Clara De Sanctis, una brillante archeologa italiana, e dal suo collega, l’ingegnere svizzero Markus Heider. Clara, con i suoi occhi azzurri penetranti e i capelli ricci e scuri, rappresenta la determinazione e la speranza. Markus, calvo e taciturno, è l’incarnazione della pragmatica precisione ingegneristica.

Parte II: La Costruzione
La caverna viene trasformata in un vasto complesso sotterraneo. Vengono installati sistemi di climatizzazione avanzati, alimentati da energia geotermica, per garantire che le condizioni rimangano stabili per secoli. Gli scaffali si estendono per chilometri, costruiti con leghe speciali resistenti al tempo e alla corrosione.
Ogni libro, ogni documento, ogni opera d’arte viene digitalizzato e salvato su supporti fisici e digitali ridondanti. La tecnologia di archiviazione quantistica, ancora sperimentale, viene implementata per garantire la conservazione dei dati per millenni.
Clara e Markus lavorano instancabilmente, giorno e notte. Il mondo esterno sembra crollare, ma nel cuore delle Alpi, la speranza vive. La squadra si espande, accogliendo esperti di ogni disciplina: storici, linguisti, informatici, biologi. Tutti uniti da un unico scopo: preservare il sapere umano.
Parte III: Il Sacrificio
La guerra infuria. La comunicazione con il mondo esterno diventa sporadica, poi cessa del tutto. La squadra dell’Arca si isola completamente. Le risorse sono limitate, e Clara e Markus sanno che potrebbero non uscire mai più dalla caverna. Ma la missione è troppo importante.
Gli ultimi giorni sono un turbinio di attività. L’Arca viene sigillata con protocolli di sicurezza impenetrabili, accessibili solo tramite chiavi genetiche e codici crittografati. Clara, in un momento di rara vulnerabilità, confida a Markus le sue paure. Ma Markus, con la sua calma inesorabile, le ricorda che stanno scrivendo la storia.
Parte IV: La Risurrezione

Anno 2424. L’umanità è rinata dalle ceneri della distruzione. Le nuove città, costruite con tecnologie avanzate e una nuova etica di sostenibilità, sono faro di speranza. Ma il sapere antico, perduto nella guerra, è un ricordo distante, quattrocento anni!
Un gruppo di esploratori, guidati dalla storica Elara Chen, scopre riferimenti all’Arca dei Libri in antichi documenti sopravvissuti. La missione di trovare l’Arca diventa la nuova ossessione di Elara.
Le Alpi svizzere, ora coperte da foreste rigogliose, nascondono il segreto.

Dopo mesi di scavi e ricerche, il team di Elara trova l’ingresso sigillato dell’Arca. Le tecnologie moderne riescono a decifrare i codici crittografati e a sbloccare le porte sigillate. All’interno, trovano una meraviglia, e un messaggio che automaticamente parte con l’apertura della porta blindata da secoli.
#*#*#*#*#*#*#*#*#*#*#*#*#*
Cari posteri,
Se state leggendo queste parole, significa che il nostro sforzo e il nostro sacrificio non sono stati vani. Siamo Clara De Sanctis e Markus Heider, i responsabili del progetto Arca dei Libri, realizzato nel 2025 nel cuore delle Alpi svizzere. La nostra epoca è stata segnata da conflitti e distruzione, e abbiamo vissuto il momento più buio della storia umana, ma anche in mezzo alla devastazione, abbiamo mantenuto la speranza.
Abbiamo dedicato le nostre vite a preservare il sapere e la cultura dell’umanità, convinti che un giorno, voi, i nostri discendenti, avreste trovato questo tesoro e lo avreste usato per costruire un mondo migliore. Ogni libro, ogni opera d’arte, ogni documento qui conservato rappresenta un pezzo della nostra storia, delle nostre scoperte, delle nostre lotte e dei nostri sogni.
Questa Arca non è solo un deposito di conoscenze, ma un simbolo della resilienza umana, della nostra capacità di creare e innovare anche di fronte alle avversità più terribili. La conoscenza è il più grande patrimonio che possiamo tramandare, e in essa risiede il potere di evitare gli errori del passato e di forgiare un futuro luminoso.
Abbiamo lavorato instancabilmente, giorno e notte, spinti dalla consapevolezza che stavamo creando un ponte tra il nostro tempo e il vostro. Sappiamo che le condizioni in cui lavoriamo oggi potrebbero sembrare inimmaginabili, ma credeteci quando diciamo che lo abbiamo fatto con amore e dedizione, per voi.
Il nostro desiderio più grande è che usiate questo patrimonio per promuovere la pace, la comprensione e la collaborazione tra i popoli. Che impariate dalle nostre storie di fallimenti e successi, e che troviate ispirazione nelle opere dei grandi pensatori, scienziati, artisti e scrittori che sono qui raccolti.
Vi lasciamo con un messaggio di speranza: non importa quanto buio possa sembrare il presente, il futuro può sempre essere luminoso se guidato dalla conoscenza, dalla saggezza e dal rispetto per l’umanità e il pianeta che abitiamo.
Con affetto e speranza,
Clara De Sanctis e Markus Heider
Questo discorso è stato scritto con il cuore e la mente rivolti a voi, nella speranza che la nostra opera possa contribuire a un’epoca di rinascita e prosperità per l’umanità intera. Che la luce della conoscenza vi guidi sempre.
Vi ringraziamo per averci dato l’opportunità di essere parte della vostra storia, e vi auguriamo ogni bene nel vostro cammino.
Con profonda gratitudine e affetto,
Clara e Markus
#*#*#*#*#*#*#*#*#*#*#*#*#*
Gli scaffali sono intatti, i libri conservati perfettamente. L’aria è immobile, ma non c’è polvere. Ogni opera d’arte, ogni testo, ogni frammento della conoscenza umana è lì, in attesa di essere riscoperto.
Elara, con le lacrime agli occhi, comprende l’immensità del sacrificio di Clara, Markus e degli altri. L’umanità non è solo rinata, ma ora ha accesso al suo passato, alla sua storia, alla sua anima.
Parte V: Il Futuro
L’Arca dei Libri diventa il centro di un nuovo rinascimento culturale. Le opere vengono digitalizzate e diffuse in tutto il mondo. Le lezioni del passato, le storie, le scoperte scientifiche, tutto viene studiato e integrato nella nuova società.
Elara, in un discorso toccante davanti alle Nazioni Unite, rende omaggio a Clara, Markus e a tutti coloro che hanno reso possibile questo miracolo. “Non solo ci hanno salvato dal dimenticare chi eravamo,” dice, “ma ci hanno dato la speranza di chi possiamo diventare.”
E così, dalle rovine di una guerra devastante, l’umanità ritrova non solo la sua conoscenza, ma anche il suo cuore. L’Arca dei Libri non è solo un deposito di opere, ma un simbolo di resilienza, speranza e la promessa di un futuro migliore.
Grazielladwan (c)
Lascia un commento