
La leggenda di Gattinara narra che in tempi molto lontani, la città non esistesse e al suo posto vi fosse un lago. Sulle colline sovrastanti, vi era un castello oggi noto come il Castello di San Lorenzo, le cui rovine sono ancora visibili. Questo castello, costruito nel XII secolo dal Comune di Vercelli, era una struttura difensiva che comprendeva anche una cappella dedicata a San Lorenzo.
Secondo la leggenda, il signore del castello aveva una figlia di nome Gattinas (di origine celtica) promessa in sposa al figlio di un signore delle vicinanze. I due giovani si amavano sinceramente, ma il ragazzo fu mandato in battaglia e morì. La giovane, disperata, si gettò nel lago dalla guglia più alta del castello. Il padre, in preda al dolore, fece prosciugare il lago nella speranza di recuperare il corpo della figlia, ma non lo trovò mai. In memoria di lei, il signore iniziò la costruzione delle prime abitazioni che formarono il villaggio, dando così origine alla città di Gattinara.
Questa leggenda è una testimonianza del patrimonio storico e culturale della città, che ancora oggi conserva le tracce di un passato ricco di eventi e storie affascinanti. Le rovine del castello di San Lorenzo rimangono un luogo di interesse archeologico e turistico, offrendo uno sguardo sulle antiche fortificazioni e sulla storia medievale della regione.

Il castello di San Lorenzo è una struttura di grande rilevanza storica situata su una delle colline più alte a nord di Gattinara, a circa 536 metri sul livello del mare. Costruito tra il 1187 e il 1190 dal Comune di Vercelli per proteggere l’accesso alla Valsesia, il castello ha incorporato una cappella dedicata a San Lorenzo, documentata già nell’882 come “pieve” e tradizionalmente considerata il luogo di sepoltura del vescovo vercellese San Filosofo.
Il castello è stato oggetto di vari interventi di restauro nel corso dei secoli, in particolare durante il dominio visconteo. Tuttavia, nel XVI e XVII secolo, iniziò un periodo di abbandono che ha portato alla sua attuale condizione di rudere. Le mura perimetrali del castello includono i resti del mastio centrale e della chiesa di San Lorenzo, con un’abside decorata da fregi bassomedievali a dente di sega.
Durante il medioevo, il castello serviva non solo come residenza difensiva ma anche come punto strategico di controllo. Nel 1524, le strutture furono distrutte dai Francesi, segnando l’inizio del declino del castello. Oggi, le rovine del castello di San Lorenzo sono di grande interesse archeologico, e l’area è aperta ai visitatori che possono esplorarla liberamente.

Inoltre, nei dintorni del castello si trovano altre strutture storiche, come la Torre delle Castelle, che fa parte di un sistema fortificato risalente all’XI secolo e circondato da mura più tarde. Questo complesso comprendeva anche la chiesa di San Giovanni alle Castelle, ulteriormente restaurata nel XVIII secolo.
Oggi, ci sono solo ruderi immersi fra le vigne che rendono il territorio collinare di un fascino dal sapore medievale.
I vigneti di Gattinara sono rinomati per la produzione del pregiato vino Gattinara DOCG, riconosciuto come una delle eccellenze enologiche dell’Alto Piemonte. La viticoltura nella zona ha origini antichissime, risalenti al II secolo a.C., quando i Romani impiantarono i primi vigneti.
Il vitigno principale coltivato a Gattinara è il Nebbiolo, localmente noto come Spanna. La denominazione di origine controllata e garantita (DOCG) richiede che il vino Gattinara contenga almeno il 90% di Nebbiolo, con una possibile aggiunta di Vespolina e Bonarda di Gattinara fino a un massimo del 10%. Il vino si caratterizza per il suo colore rosso granato che, con il tempo, assume venature aranciate, un profumo intenso e speziato, e un gusto asciutto e armonico con un retrogusto amarognolo.
La particolare qualità del vino Gattinara è dovuta al microclima della zona e al suolo di origine vulcanica, che conferisce alle uve caratteristiche uniche. I vigneti si estendono sulle colline circostanti il borgo di Gattinara, dove il Nebbiolo trova condizioni ideali per la crescita.
L’Enoteca Regionale di Gattinara, situata a Villa Paolotti, promuove e valorizza il patrimonio vitivinicolo locale. La villa ospita anche l’Ecomuseo di Gattinara, che conserva attrezzi e oggetti del passato contadino, offrendo ai visitatori un’immersione nella storia e nelle tradizioni locali.
In sintesi, i vigneti di Gattinara rappresentano una tradizione secolare che continua a produrre vini di alta qualità apprezzati a livello internazionale. 🍷
Grazielladwan (c)
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