AMICI ANIMALI

Da oggi il blog si amplia di una categoria che mi sta particolarmente a cuore ” amici animali “. Chi mi segue sa già, leggendo le mie ricette, che non faccio uso di cadaveri nella mia cucina e che propongo le ricette più classiche rivisitate dal punto di vista vegetariano e vegano ( non so perché la parola, vegano o vegan, venga segnalata errore dal sistema di scrittura…tante righine rosse a dirti che stai scrivendo qualcosa di sbagliato o di non riconosciuto dal sistema…questa cosa la dice lunga sul pensiero umano…).
Ho pensato che iniziare questo nuovo cammino facendovi conoscere cosa mi ha spinta ad un radicale cambiamento di cultura in cruelty free, fosse la via migliore per non sembrare banale.
Nessuno mi ha mai insegnato al rispetto per gli animali, se non dirmi che non vanno maltratti ed uccisi senza farli soffrire, mai capito come si fa…,il più velocemente possibile. Da bambina era normale trovare il mio nonno nel cortile, che armato di un enorme martello glielo sbatteva sulla testa del povero coniglio di turno, che poi veniva maestosamente cucinato dalla mia nonna. Era anche facile entrare nel magazzino e trovare una gallina a testa in giù, con le zampe fermate in un cassetto, in modo da far sgorgare meglio il sangue dalle carotidi tagliate…
Ancora oggi inorridisco al pensiero, ma forse senza questi scempi il mio cervello non avrebbe elaborato il pensiero animalista. Pensiero che si è evoluto con gli anni e attraverso difficoltà culturali. Va da se che finché sono stata in casa con i miei, non c’era nemmeno da discutere a meno di sentirsi dire:” tutto potrai fare quando sarai fuori di qui oppure quando te li guadagnerai mangerai cosa vorrai”. Si perché dovete sapere che un vegetariano o un vegano niente altro sono che una categoria di viziati, con tanti soldi da buttare via e che ci vorrebbe il bastone per raddrizzargli la schiena. Non volevo dirvelo così velocemente, ma da quando sono vegetariana, il mio portafoglio ha notato un risparmio di circa 100€ al mese, il mio colesterolo è drasticamente sceso e la mia coscienza è leggera, leggera.
Ho iniziato il mio percorso ” pensando ” che esistessero le piante di pesce. Si perché mi sembrava meno drastico mangiare una scatoletta di tonno che un salame… Affinché un giorno, cercando su wikipedia mi sono convinta che alle parole ” piante di pesce ” mi dava voce non trovata. Forse dovevo cambiare la logica del mio pensiero e sì: ho scoperto che anche i pesci sono animali.
Ma da cosa viene questo bisogno di mangiare carne?
È un vecchio retaggio che ci trasciniamo dai periodi storici in cui il valore di un uomo era dato da ciò che mangiava. Il povero, si sa, non mangiava carne perché non se la poteva permettere, mentre i ricchi potevano riempirsi la pancia con la migliore carne in commercio. Poi sono arrivate le guerre e in quegli anni non si riusciva a mettere insieme la sete con la fame, so di famiglie che per sopravvivere si sono mangiate anche il micio di casa, ma so anche di famiglie che piuttosto di mangiarsi il micio di casa, sono andate in piena campagna e hanno raccolto ogni tipo di radice per sfamarsi, per non parlare poi di famiglie ebree che hanno salvato i loro animali dai nazisti e si sono fatte uccidere piuttosto che vederli massacrare. Ora, forse in guerra tutto è concesso, ma oggi no, non è concesso, non è necessario perpetrare continuamente una barbarie senza senso, per cosa? Per soddisfare i palati?
Non parliamo poi della pubblicità che vuole farci credere che gli animali sono nati a soddisfare le nostre voglie più nascoste, vedi la mucca lilla, la famosissima vacche que rie…e non voglio entrare nelle malattie mentali, vedi zooerastria, perché mi si accappona la pelle, come d’altronde per la pedofilia.
Chi ama gli animali ama anche gli umani, i più deboli, coloro che non faranno mai del male agli altri per il loro tornaconto, per sul mio blog continuerò a difendere umani e animali a cui gli altri, quelli che credono di avere la verità assoluta, dispongono della vita altrui permettendosi di giudicare.

Pubblicato da grazielladwan

Sono animalista, antispecista e mi batto per diritti animali e umani.

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