La panissa ligure, da non confondersi con quella vercellese, è a base di farina di ceci. È un piatto vegano per natura, nasce così, molto nutriente, consigliabile nella stagione fredda, ma nella sua versione fritta, è una goduria anche estiva.
Vi consiglio di cuocerla nel paiolo di rame, lo stesso della polenta, ma non è un problema usare una buona antiaderente.
1 litro di acqua
250 gr. farina di ceci
Sale q.b.
Per friggerla
Olio x friggere, il tipo che preferite
Sale e pepe
Per farla in insalata
6-7 cipollotti
Un cuore di sedano
1 peperoncino fresco rosso
Olio, aceto / olio, limone / olio, aceto balsamico
La preparazione è simile a quella della polente: portate ad ebollizione l’acqua, salatela e piano piano aiutandovi con una frusta, io ne ho una magnifica di legno, unite la farina di ceci. Attenzione ai grumi! Se c’è ne sono piuttosto frullate il tutto con fruste elettriche ad immersione.
Dovrà cuocere per circa 1 ora, continuate a girarla, se avete il Bimby usatelo come fate per la polenta.Sarà pronta quando si staccherà dai bordi.
Una volta cotta, stendetela su un piano, meglio se di marmo, ma va benissimo in legno o come lo avete. Spessore 2-3 cm. circa.
Lasciate raffreddare.
Se volete friggerla: tagliatela come le patatine e buttatele nell’olio bollente, sarà pronta quando i bordi tenderanno a diventare marroncini.
Se la preferite in insalata: tagliatela a dadini, soffriggete, non troppo i cipollotti, tagliate finissimo il cuore di sedano, condite con olio e… quello che preferite. Mi raccomando sale e pepe a volontà.
Quelle che vi ho presentato sono le versioni caratteristiche, ma potete fare l’insalata che credete, anche usare la panissa nella cesar salade al posto del pollo.
Potete poi metterla a fette grossolane nel forno e gratinarla con quello che preferite.
Buon appetito!