
Chi di voi non conosce il caviale?
conosciuto come uno degli alimenti più preziosi al mondo, è il sogno degustativo di molte persone. Ricordo che fu uno degli ultimi voleri di mio nonno prima di morire. Non so dirvi se morì felice per averlo assaggiato, ma sicuramente con meno soldi in banca.
Vediamo cos’è il caviale: è un alimento che si ottiene attraverso il trattamento e salatura delle uova di diverse specie di storione (della famiglia Acipenseridae). Ha una consistenza cremosa ed è formato da piccoli grani morbidi, di gusto delicato.
Da questa generica definizione si può trarre tutta la storia della strage. Esaminiamola insieme.
– alimento che si ottiene attraverso il trattamento e la salatura de

lle uova dello storione: i pesci, dopo aver vissuto in allevamenti o pescati nei fiumi o nel mar Caspio, vengono selezionati, se maschi o femmine. Vengono utilizzate solo le femmine. Sui pescherecci appositamente equipaggiati, i pesci dapprima pescati con apposite reti, vengono messi in acqua e subito viene fatta loro un’ecografia per stabilire se c’è il sacco delle uova. Se negativo vengono rimesse in acqua, se positivo vengono uccise. La morte è provocata dal taglio delle branchie per far modo che il sangue defluisca senza alterare il sapore delle uova. Senza questo procedimento e provocando la morte per soffocamento (classica fine di tutti i pesci), il sangue andrebbe a coagularsi nell’addome dando un caviale non puro. La morte non è diversa dalla macellazione kosher e halal. Una volta dissanguata, allo storione femmina viene aperto l’addome e tolto il sacco pieno di uova, il resto del procedimento non è di mio interesse.
Esiste però anche una procedura definita senza crudeltà (già mi scappa da ridere…per non piangere): “caviale da uova ovulate” . In questo caso gli storioni femmina non vengono uccise, ma le viene praticata una piccola incisione addominale, sufficiente ad estrarre la sacca con le uova già fecondate. Questo sistema permette di aprire più volte l’addome dell’animale senza procurarne la morte. Resa maggiore e costo minore, ma qualità non approvata dagli amanti del caviale. È difficile immaginare quanto possa essere senza crudeltà aprire un addome più volte, è solo un pesce è vero…
lo sterminio degli storioni, oltre ad aver causato la loro quasi estinzione è anche frutto di associazioni a delinquere. Nel mar Caspio, dove viene pescato il miglior pesce da caviale, il commercio è completamente nelle mani della malavita, che oltre a sofisticare (non che mi importi, ma giusto per far sapere) la qualità delle uova, schiavizza anche i pescatori che lavorano senza essere giustamente compensati.
Volete ancora assaggiare tale prelibatezza?
Esiste un tipo, anzi due, di caviale vegetale. Già perché quello sopra di vegetale non ha proprio nulla… Il primo tipo viene da un’alga che ha la stessa forma e gusto del caviale animale, ma non il colore e da noi è difficile reperirla. Il secondo viene da un agrume, tipico dell’Australia, la pianta del caviale o citrus Australasicas. Pensate, lo trovate da Ikea, sì avete capito bene, il Caviart venduto nei contenitori caratteristici da Ikea è quello vegetale. Mi rendo conto che qualcuno mi accuserà di fare pubblicità ad Ikea, ma non è mia intenzione. Semplicemente non ho trovato altri negozi o siti che vendano tale prodotto, se siete a conoscenza di qualcuno, mettete gli indirizzi e i nomi dei prodotti sui commenti.
A questo punto non avete più scuse per non passare al caviale vegetale e fermare il massacro.
Graziella