Cosa ti innervosisce?

Il tuttologo.

La Peste dei Tuttologi: Un Epidemia di Sapientoni

Nella giungla della vita moderna, tra influencer che sussurrano i segreti dell’universo e commentatori che hanno memorizzato Wikipedia, una specie si distingue per la sua capacità di sopravvivere in ogni ambiente sociale: il Tuttologo. Armato di fatti spesso approssimativi e una fiducia in se stesso degna di un nobel, il tuttologo è un fenomeno che ha invaso cene, riunioni di lavoro e peggio ancora, i social media.

Il tuttologo non ha bisogno di inviti, appare quando meno te lo aspetti. Può parlarti per ore del cambiamento climatico mentre ti mostra le foto delle sue ultime vacanze a Dubai, in autostrada con il suo SUV. Ma attenzione, non è tutto: sa anche il modo migliore per educare tutti i figli degli altri, anche se i suoi sono stati visti l’ultima volta mentre tentavano di scalare un frigorifero al supermercato.

Un’altra qualità (o difetto, a seconda della prospettiva) dei tuttologi è la loro capacità di mutare argomento in un battito di ciglia. Non importa se si sta discutendo di arte, scienza o sport; loro hanno sempre qualcosa da dire, spesso contaminando ogni discorso con teorie improbabili supportate da “studi recenti” o “un mio caro amico esperto”.

Ma come comportarsi quando si incontra un tuttologo? Gli esperti suggeriscono tattiche varie: annuire, cambiare argomento o, nei casi più disperati, fingere un’emergenza con il proprio telefono. La fuga, insomma, appare come l’unica soluzione plausibile, poi c’è anche quell’espressione offensiva che si scrive tutta attaccata…

Ecco, io proprio non li sopporto!

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