LO SCAMBIATORE DI MONDI: 4-IL MONDO BAMBINO

Immagine creata con IA

Anthea si trovava in un mondo che sfidava ogni logica naturale. Qui, gli individui nascevano anziani, con rughe profonde e movimenti lenti. Solo crescendo, ringiovanivano, diventando bambini pieni di energia e curiosità prima di raggiungere una forma di purezza infantile, il momento più prezioso della loro esistenza. Tuttavia, questo mondo idilliaco era diventato un incubo sotto il giogo di un popolo crudele proveniente da un altro pianeta, i Krogan, esseri senza pietà che rapivano i bambini per schiavizzarli nelle miniere di sale. Gli anziani, senza più forza per combattere, venivano uccisi senza esitazione.

Anthea camminava tra le case desolate di un villaggio, sentendo le storie terribili degli abitanti. Madri e padri, ancora nel loro stadio giovanile, piangevano i figli perduti. Il cielo di quel mondo era perennemente coperto da un velo grigio, come se riflettesse la tristezza della popolazione. Ogni volta che una nave dei Krogan compariva all’orizzonte, un silenzio gelido calava su tutti: nessuno osava muoversi.

Anthea cercava un modo per fermare i rapimenti. Scoprì che i Krogan utilizzavano una tecnologia avanzata, basata sull’energia del sale estratto dalle miniere, per aprire i portali tra il loro pianeta e quello dei bambini. Ma ogni tentativo di contrastarli sembrava destinato a fallire. Le difese di questo mondo erano inesistenti, e la paura regnava sovrana.

Una sera, mentre esplorava un antico tempio abbandonato, sperando di trovare indizi su come chiudere i portali, Anthea venne circondata da una pattuglia di Krogan. Con mosse rapide e precise, la catturarono, senza darle possibilità di reagire. Prima di perdere i sensi, vide un cielo sconfinato oscurarsi sopra di lei.


Quando Anthea si risvegliò, si trovava in una cella buia e umida. Il suono ritmico di martelli e picconi le penetrava nella mente. L’aria era satura di polvere di sale, e i suoi occhi bruciavano. Realizzò presto di essere stata portata sul pianeta dei Krogan, un luogo arido, devastato dall’estrazione mineraria. I bambini rapiti venivano usati come schiavi, costretti a scavare incessantemente per estrarre il prezioso sale che alimentava l’impero dei loro aguzzini.

Il comunicatore con Jonathan le era stato sottratto, e ogni tentativo di ribellione sembrava inutile. I Krogan controllavano tutto con pugno di ferro. Anthea, osservando i volti sporchi e impauriti dei bambini, sentiva un peso enorme sul cuore. Doveva trovare un modo per aiutarli e, soprattutto, per rimettersi in contatto con Jonathan.

Con la sua determinazione indomabile, Anthea riuscì a individuare una debolezza nei turni di sorveglianza. Una notte, strisciando tra le ombre delle miniere, trovò la stanza dove i Krogan conservavano gli oggetti confiscati. Tra pezzi di tecnologia aliena e attrezzature minerarie, vide il suo comunicatore.

Con le mani tremanti, lo riattivò e sentì la voce familiare di Jonathan dall’altra parte. “Anthea, dove sei? Ti stavo cercando ovunque!”

Con voce bassa, lei rispose: “Sono sul pianeta dei Krogan. I bambini… sono tutti qui, costretti a lavorare nelle miniere. Devo liberarli, ma ho bisogno del tuo aiuto.”

Jonathan si mise subito al lavoro, studiando i dati del pianeta e cercando una via di fuga. “I Krogan usano l’energia del sale per mantenere i portali aperti. Se possiamo destabilizzare quell’energia, possiamo chiudere il portale e impedire loro di continuare i rapimenti.”

Anthea annuì, determinata. Con l’aiuto di Jonathan, avrebbe trovato un modo per liberare i bambini e riportarli a casa, ponendo fine al regno di terrore dei Krogan.

Prosegue domani.

Grazielladwan (c)

2 risposte a “LO SCAMBIATORE DI MONDI: 4-IL MONDO BAMBINO”

  1. Affascinante questo racconto, il gioco del tempo, i genitori bambini che vedono figli anziani.
    Già detto che fantascienza e distopia mi attraggono da sempre 💖🐈‍⬛

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    1. Grazie di cuore 💝😻

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