Hai mai visto animali selvatici?

Ho sempre avuto una passione per gli animali, specialmente quelli selvatici, ma la mia curiosità si è sempre orientata verso una specifica categoria: quelli strani 😂. E, quando si parla di stranezza animale, c’è solo un luogo al mondo che può accontentarti: l’Australia e, per i veri intenditori, la sua cugina eccentrica, la Tasmania.

Australia: il parco giochi degli animali fuori di testa.

Appena metti piede in Australia, ti rendi conto che Madre Natura qui si è svegliata in vena di esperimenti.

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Canguri? Ok, sono carini. Ma un ornitorinco? È come se qualcuno avesse deciso di mischiare i pezzi avanzati di altri animali: “Mettiamo un becco d’anatra, ma anche zampe palmate. Ah, e rendiamolo velenoso perché no!” Vedere un ornitorinco nuotare è come assistere a un film comico in slow motion: è buffo, goffo e, soprattutto, ti guarderà con l’aria di chi sa che sta vincendo il premio per “l’animale più confuso dell’universo”.

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Poi ci sono gli emù. Questi giganteschi uccelli sembrano un mix tra uno struzzo depresso e un dinosauro fuori allenamento.

“Quella fu l’unica volta nella mia vita che misi piede in un parco, che in realtà era un centro sanitario per animali selvatici. Una volta curati vengono rimessi sul territorio. “

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E poi c’è la Tasmania, dove la stranezza si intensifica. Non appena arrivi, senti il vento carico di mistero.

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I diavoli della Tasmania, per esempio, non sono come il cartone animato: sono rumorosi, mordaci e sembrano usciti da una punk band anni ’90. Ma c’è qualcosa di irresistibile nel loro modo di fissarti, come se volessero dirti: “Guarda, non sono carino, ma sono autentico.”

La vera sorpresa è arrivata una sera, durante una passeggiata notturna. Ho visto qualcosa che sembrava

un piccolo orso in miniatura.

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Era un vombato, l’animale più rilassato che abbia mai incontrato. Mangia, dorme e ogni tanto si lascia fotografare con l’aria di chi sta per sbadigliare. Ho scoperto che i vombati producono… ehm, escrementi a forma di cubo. Sì, cubo. Non so come ci riescano, ma sono convinta che potrebbe essere un argomento da talk show: “La straordinaria geometria del vombato!”

Alla fine, viaggiare tra Australia e Tasmania mi ha insegnato una cosa fondamentale: la natura è creativa, molto più di quanto possiamo immaginare.

E io, spero un giorno, di poterci ritornare.

Grazielladwan (C)

6 risposte a “”

  1. Sai che sugli emù non hai tutti i torti? In fin dei conti, gli uccelli sono i discendenti moderni dei dinosauri: quindi ci sta che l’uccellaccio in questione sembri “un dinosauro fuori allenamento”.

    Riguardo l’Australia, ciò che ha salvato le sue “stranezze” è stato l’isolamento geografico: altrove, probabilmente, predatori che in Australia non sono arrivati hanno sterminato gli emù, i canguri ed anche gli orsetti dall’ano geometrico.

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    1. Gli orsetti dall’ano geometrico…me la segno per il futuro 😂

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  2. La varietà è imlortantissima nella gara per la sopravvivenza: più si è strani, più si è nella possibilità di sbalordire questo esigentissimo universo e dunque di salvarsi la pelliccia e la sopravvivenza di specie.

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  3. Durante la grande tragedia dell’incendio in Australia del gennaio 2020 i Vombati, che vivono in tante sotterranee hanno ospitato animali che fuggivano dal fuoco. 🐾💗

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    1. Purtroppo, eravamo lì durante gli incendi e l’inizio del Covid. Siamo stati in parecchi centri di accoglienza di animali feriti o semplicemente senza casa. Sapevo cosa fecero i vombati perché ce lo spiegarono i volontari dei centri visitati. In Tasmania, il parco-ospedale era pieno zeppo di specie ustionate, una pena.

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      1. Ricordo l’inizio di quell’anno con grande dolore.

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