NON È UN CADAVERE…È SOLO IN ATTESA

Episodio 3

Elena e Jonas si trovavano immersi in un buio silenzioso, il respiro trattenuto, i pensieri sospesi. Attorno a loro non c’erano più pareti di pietra né sabbia, ma solo frammenti di ricordi che si dipanavano nella loro mente come se fossero loro a viverli. Era Nixar che proiettava la sua memoria, uno scambio silenzioso e spietato. Il suo pensiero si faceva largo nei loro, le immagini del passato che apparivano davanti a loro come in un sogno. E continuavano a non essere capaci di chiamare gli aiuti.

Borex era un pianeta dalle terre vaste e di una bellezza sconvolgente, ricco di un’ecosistema fragile e antichissimo. Nixar e i suoi simili, i Guri, avevano vissuto lì per eoni, armonizzati con il loro ambiente, conoscendo ogni sfumatura del suono che la natura produceva, ogni nota che il vento intonava passando tra le fronde luminose degli alberi Borexiani. Vivevano in equilibrio, fino al giorno in cui videro una strana luce nel cielo, una luce che non apparteneva a nessun astro o cometa conosciuta. Era la prima nave terrestre che varcava i confini del loro sistema.

Gli esseri umani erano giunti su Borex. La loro tecnologia avanzata, ma grezza rispetto alla delicatezza dell’ecosistema borexiano, creò scompiglio. I terrestri, senza alcuna malizia apparente, iniziarono ad estrarre un minerale raro e prezioso, una pietra cristallina che si trovava nelle profondità di Borex e che poteva alimentare i viaggi intergalattici.

All’inizio, i Guri osservavano i terrestri con cautela. Non sapevano che il vero pericolo non proveniva dalle loro macchine, ma dai corpi degli umani stessi. Questi, portatori inconsapevoli di un batterio innocuo per loro, liberarono nell’aria una minaccia invisibile ma letale per i Guri. In pochi mesi, l’intero ecosistema borexiano iniziò a collassare. Le piante appassivano, gli animali morivano, e i Guri stessi iniziavano a mostrare segni di decadimento fisico.

Nixar era un comandante, ma anche un protettore della sua gente. Vide il male che i terrestri portavano, il veleno invisibile che sembrava fiorire solo in loro presenza. Ogni tentativo di dialogo con i terrestri falliva, poiché il linguaggio dei Guri era costituito da vibrazioni complesse, un linguaggio che non poteva essere interpretato da quei visitatori alieni. E non erano interessati a farlo.

Con il passare del tempo, l’obiettivo di Nixar divenne chiaro: per salvare il futuro del suo popolo, avrebbe dovuto distruggere il passato. Lui e i suoi scienziati studiarono una soluzione: inserire Nixar in una capsula temporale, in un luogo sicuro e lontano, dove sarebbe potuto rimanere in stasi, in attesa del momento in cui l’allineamento cosmico avrebbe permesso al suo risveglio di causare un collasso del tempo stesso, cancellando gli eventi che avevano portato i terrestri su Borex.

In quel momento, Elena e Jonas capirono la missione di Nixar, il motivo per cui la Terra doveva essere annientata. Se il passato non fosse stato distrutto, il ciclo si sarebbe ripetuto, e altre civiltà avrebbero sofferto lo stesso destino di Borex. Nixar non cercava vendetta; cercava redenzione per il suo popolo.

Un piano destinato al fallimento?

Con un improvviso senso di responsabilità, Elena si rese conto che fermare Nixar significava garantire la distruzione di una civiltà intera, mentre lasciarlo continuare avrebbe condannato l’umanità. La scelta sembrava impossibile, e i ricordi di Nixar lasciavano un segno indelebile nei loro cuori…

Grazielladwan (C)

2 risposte a “NON È UN CADAVERE…È SOLO IN ATTESA”

  1. Abbiamo un dilemma quindi! Interessante!

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